Tutti coloro che hanno avuto l’occasione di visitare la Provenza non possono non essere rimasti estasiati e meravigliati dalle distese viola di lavanda. Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è originaria delle zone mediterranee e si contraddistingue per la particolare resistenza alle condizioni climatiche; essa si presenta spontaneamente in bellissimi cespugli dalle spighe colorate e si sviluppa principalmente in aree caratterizzate da un terreno prevalentemente arido e roccioso. Sfruttata già dall’antichità per le sue caratteristiche officinali, la lavanda è apprezzata tutt’ora per le sue proprietà analgesiche, battericide, vasodilatatorie e antinevralgiche.
Per quelli che volessero ricreare le atmosfere colorate francesi all’interno del proprio spazio verde, converrà sapere che fortunatamente la lavanda non necessita di particolari cure colturali, per cui la sua coltivazione è indicata anche a tutti coloro che sono privi di un particolare pollice verde. Tuttavia, un paio di accorgimenti permetteranno di far crescere la lavanda in modo da creare aiuole fiorite colorate e rigogliose. Come detto, piante e fiori di lavanda non sono particolarmente delicati e sopportano benissimo estati torride e inverni rigidi; preferiscono, ad ogni modo, la luce del sole per cui sarà più indicato sistemarle in una zona del giardino verde esposta per gran parte della giornata ai raggi solari. Meglio ancora se il terriccio è ben drenato, argilloso e poco acido.
Innaffiare le piante di lavanda non deve essere un’operazione frequente: prima di procedere alla successiva innaffiatura delle piante, infatti, converrà controllare il livello di umidità del terriccio. In particolare, se il terreno risulta ancora bagnato sarà meglio rimandare l’innaffiatura ad un momento successivo, ovvero quando il terriccio sarà più asciutto.
Per quanto riguarda la concimazione del terreno, essa andrà programmata in primavera (quindi all’inizio della stagione vegetativa) e bilanciata a seconda dello stato di salute in cui si trova la pianta. Per i tipi di concimi più adatti converrà fare affidamento al negozio di giardinaggio di fiducia.
Terminata la fase di fioritura della lavanda, si dovrà invece procedere alla potatura degli steli fioriferi, prestando particolare attenzione a quelli che risultano più danneggiati; l’operazione andrà svolta con delle apposite cesoie da giardino che andranno precedentemente affilate e disinfettate.